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Cosa combinano i "nostri" politici?

Ma che cavolo sta succedendo?

Questi “politici” improvvisati stanno definitivamente massacrando l’Italia: il nostro Paese!

 

 ILVA: nulla. Ciò che hanno fatto fino ad ora corrisponde al nulla assoluto e, grandissime teste di birillo, stanno facendo il gioco di Mittal, che ha sempre avuto l’unico obiettivo di eliminare un competitor molto importante dal mercato. Come possono pensare, questo gruppo di apprendisti stregoni, che un imprenditore come Mittal, che guadagna tre volte tanto vendendo l’acciaio indiano, anche se è di qualità decisamente inferiore, abbia la più pallida idea di risolvere la questione ILVA?

 

E, per completare la distruzione economica di un’intera zona, i nostri politici si sono persino “inventati” che, la Cassa Depositi e Prestiti, per colpa della “solita” regola, non può intervenire e quindi non si può nazionalizzare. Ma cari i miei politici, se una regola crea problemi la si cambia, come fate quando di mezzo ci sono i vostri amici. Invece no, siamo al “governo Tafazzi”: peccato che non picchino sulle loro palle, ma sulle nostre! Questi “politici” improvvisati, si inventano regole retroattive ogni secondo e non sono in grado o non vogliono, modificare una regola, non importa quanto fondamentale e necessaria sia, per salvare la vita di almeno 30.000 famiglie.

 

Non basta; qualche politico coglione si è persino inventato che ILVA si deve abbattere e lì, proprio lì, si deve costruire un parco giochi. Manderei lui a guadagnarsi la vita piantando gli alberi di qualche parco ameno, levandolo dal Parlamento.

 

 ALITALIA: altro nulla assoluto. Hanno litigato persino per sbloccare un finanziamento di 400 milioni di Euro, per fare in modo che Alitalia riesca, almeno, a comperare il carburante e pagare gli stipendi.

 

Sono circa 11.000 i dipendenti attuali di Alitalia; forse meno. In un decennio (2004/2014) è stata spesa la cifra ASSURDA di 7,4 miliardi, ai quali aggiungere i prossimi 400 milioni e tutti quelli spesi dal 2015 al 2018, per tenere in vita un carrozzone che perde 500/600 milioni ogni anno.

 

Se avessero chiuso tutto e donato quei soldi ai dipendenti, ognuno di loro avrebbe incassato 670.000 Euro.

No, prima hanno privatizzato, al solito gruppo di “imprenditori nostrani”, che non ha fatto altro che peggiorare la situazione. Ovviamente i danni sono stati pagati dallo Stato (da Noi!) e i simpatici “imprenditori nostrani” si sono ritirati senza danni. Amen.

 

Mi ricorda tanto la storiella di Telecom…

 

Ora non sanno cosa fare e si agitano per sbloccare 400 milioni. Possibile che non ci sia una strada percorribile? Una compagnia di bandiera che lavori per portare turisti in Italia, a mio modesto parere, è importante: siamo un Paese con un altissimo flusso di turisti stranieri. Nulla, questi due dettagli non sono sufficienti per portare almeno a pareggio Alitalia, nonostante sia gestita, sempre, da mega-manager.

 

Ecco, forse è quello il problema. In gioventù, trenta chilogrammi fa, ho lavorato per una piccola multinazionale che costruì il suo business acquisendo società in crisi e rendendole profittevoli, per poi rivenderle. Spesso, per raggiungere l’obiettivo, era sufficiente eliminare i costi dei troppi manager fuori di testa. Non è che in Alitalia siamo nella stessa situazione? Magari non sono i supermanager che servono, ma qualcuno con la testa sulle spalle che lavori, finalmente, per la società e non per se stesso.

 

TASSE: un incubo. Ciò che continuano a fare questi “politici” improvvisati, è aumentare il carico fiscale, dove è facile colpire. Chi ha un lavoro fisso, fa l’artigiano, gestisce un negozio di vicinato, ha una piccola attività, una piccola impresa di qualunque tipo, sta morendo. Siamo arrivati al punto che lo Stato, e con questa grande parola identifico tutte le strutture dello Stato (Comuni, Province, Regioni e Strutture di controllo varie), è arrivato all’assurdo di pretendere, in tasse, i 2/3 del fatturato. Se non siete convinti, prendete carta e penna e fate i conti. Se invece che da un “sistema democratico”, fossimo gestiti dal solito Barone del passato, la gente l’avrebbe già impiccato: con un livello di tassazione simile è IMPOSSIBILE sopravvivere!

 

Il resto sono chiacchiere da salotto, buone per personaggi che guadagnano troppo oppure che hanno portato i loro soldi all’estero.

 

CONCESSIONE AUTOSTRADE: altra grandissima presa per il culo. È una situazione complessa, molto complessa. Penso che alla questione dedicherò degli articoli su misura, che traccino la storia di questa immensa “concessione”.

 

MES: qui siamo all’apoteosi della demenza. Parto da lontano, dalle banche di Cipro. Con Cipro l’UE, guidata da Germania e Olanda, si è inventata il Bail-in e le banche in crisi si sono “autorisanate” con le quote azionarie e le obbligazioni degli investitori, unitamente ai depositi bancari dei correntisti (sopra i 100.000 Euro, dicono).

 

Lo stesso meccanismo, esortato e spinto da Germania e Olanda, sempre in prima linea quando si tratta di fare i bravini, è stato riservato alle banche italiane (Etruria, Vicenza, etc…): queste banche si sono “risanate” prendendosi i soldi dei clienti ai quali avevano venduto, il termine corretto sarebbe rifilato, le loro azioni o obbligazioni “sicurissime”.

 

Bene, ora abbiamo imparato dove sta la fregatura e sappiamo che non dobbiamo dar retta ai “dementi finanziari” delle banche, quando ci consigliano di acquistare le loro azioni od obbligazioni: è carta straccia, non dimenticatelo, specialmente se lo consigliano...

 

E cosa c’entra il MES?

 

C’entra eccome perché, a pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina. Come sapete e se non lo sapete ve lo dico, una delle banche messe peggio in tutta Europa, e non solo, è Deutsche Bank. Chi se ne frega, dico io, se dovesse esplodere toccherà ai suoi azionisti, obbligazionisti e correntisti, ripianare la perdita.

 

No, col MES non è più così perché, più che un “salva stati”, è un “salva banche” camuffato. Il MES può intervenire anche per “ripianare” crisi bancarie importanti, che potrebbero influire sulla stabilità finanziaria del Paese. Ma vedi un po’ cosa stanno legiferando? Domanda: non è che i furbetti del quartierino, versione tedesca in questo caso, vogliono inchiappettarsi il resto d’Europa utilizzando il MES per risolvere le rogne della loro banca principale? Per chi non lo sapesse, e in barba a qualunque regola, il governo tedesco ha “investito” di suo circa 130 miliardi di Euro, vendendo titoli di stato ovvero debito, per salvare Sparkasse varie, e l’accoppiata vincente Dresdner Bank e Commerz Bank. Non è che ora vogliono usare i soldi degli altri paesi per il gran botto finale di Deutsche Bank?

 

Gli concedo il beneficio d’inventario, ma aggiungiamo solo una piccola clausola: i fondi del MES non possono essere utilizzati per salvare le banche tedesche e i suoi azionisti, obbligazionisti e correntisti. Se una regola c’è, ovvero che gli Stati non possono salvare le banche, che valga per tutti; almeno per una volta.

 

Forza, politici italiani sempre a novanta: datevi una mossa e fatevi sentire, una volta tanto. Siamo pur sempre il terzo paese finanziatore del MES, davanti persino a quei perfettini degli Olandesi, che continuano a fottersi il resto d’Europa con tassazioni di favore alle aziende, ovviamente quelle che guadagnano; quando sono in perdita le lasciano nei loro paesi. FIAT/FCA docet.

 

 

Alla prossima e Buona Anno Nuovo.

 

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